24-LA FINE DEL TEMPO

24-La fine del Tempo

Olio su tela 70X100 cm gennaio  2004

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Ho voluto immaginare cosa si potesse provare se il tempo finisse,se non ci fossero i mezzi per misurarlo,ed infine se scomparisse proprio il concetto stesso di” tempo”.Quest'ultima possibilita'si potrebbe realizzare allorquando si potesse arrivare in prossimità di un “buco nero” (rappresentato dal collasso di una galassia con aumento progressivo  dell'attrazione gravitazionale dalla periferia al centro di essa).

Si chiama “buco nero” perché esso non riflette la luce,anzi un raggio di luce che venga diretto verso il centro del “buco nero” viene catturato e non deviato In corrispondenza  del “buco nero” finisce lo spazio ed il ,tempo non esiste più ,perché l'infinitesimale grande  diventa infinitesimale piccolo fino ad annullarsi ed a diventare energia pura.

Il mondo del futuro prossimo venturo  è rappresentato  dalle centrali nucleari dello sfondo,da una scala graduata in giorni(o mesi o anni o secoli).Mentre ci si avvicina alla sommità della scala,il tempo si riduce drasticamente fino ad arrivare a zero.Cosa succede dopo?

Secondo la “teoria della relatività”,è teorizzata l'esistenza di un opposto del buco nero ,e cioè un “buco bianco” a cui si può accedere tramite un “cunicolo spazio temporale”.

Il “BUCO BIANCO” è una improvvisa espansione di un “buco nero” e della materia compressa contenuta in esso sotto forma di energia pura in quantità enorme:un astronauta che vi entrasse sarebbe disintegrato e scisso fino a livello molecolare.Le molecole poi ,raggruppandosi  di nuovo potrebbero far rinascere il nostro futuribile astronauta.

Oltre lo zero c'è il segno a otto orizzontale che rappresenta il segno matematico di “infinito” (e qui sta a significare l'infinitesimamente piccolo fino al( nulla) e l'infinitesimamente grande ( il tutto).

Le clessidre a sinistra esauriscono progressivamente la sabbia(che rappresenta il tempo come entità fisica) e danno l'dea  del fluire costante del tempo.Allorquando non c'è più sabbia che

scorre ,che fluisce,il tempo stesso non può essere misurato relativamente a quelli eventi(tutto è relativo teorizzava Albert Einstein).

Ho ipotizzato che ,allorquando la sabbia delle clessidre finisce di scorrere,finisce la vita reale.Il tempo dopo questo istante non esiste più per noi umani,però questo tempo non si può distruggere ma si trasforma,e può essere percepito da noi solo se cambiamo la nostra struttura:è l'enigma dell'ALDILA'.Imucchietti di sabbia sono cumuli di tempo,di ricordi.

Adestra si trovano orologi che progressivamente perdono settori di quadrante,fino a sparire del tutto.Resta solo un quadrante senza i numeri delle ore e che non ha più le lancette delle ore.

Sotto gli orologi ci sono baci(rappresentano la donna,stilizzata al massimo),che si consumano , come del resto si consuma l'altra cosa  che più mi è cara  e cioè la pastasciutta.

A lato c'è un tavolo con una sedia vuota e un fiasco di vino:qust'ultimo rappresenta il tentativo  dell'uomo di dimenticare con esso gli eventi negativi della vita.Però la sedia è tremendamente vuota e deserta,a significare  che non ha più senso dimenticare il tempo,se non si può quantizzare e relativizzare:semplicemente il tempo che non si può misurare non esiste più.

Siamo di fronte ad un enigma senza fine dove il nostro pensiero si perde'nell'infinito.Ed io dietro l'infinito,in un orizzonte che non esiste,mi aggrappo disperatamente,in un tempuscolo infinitesimo per non cadere nel vuoto oltre l'infinito e guardo atterrito questo scenario allucinante. Sullo sfondo una città del futuro,con ciminiere di industrie e di centrali nucleari.

Un dipinto veramente inquietante....

Sergio Lai

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