37-La città cresce

Olio su tela 80x60cm maggio 2006

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L’incremento dell’espansione senza controllo dell’edilizia urbana in corso dagli anni sessanta in poi, ha portato nelle grandi,medie ed anche piccole città notevoli problemi di spazio vitale vivibile ;abbandonata per motivi economici la crescita “orizzontale”,si sta cercando di mutare profondamente l’assetto urbanistico facendo sviluppare la città in senso “verticale”:dove sarebbe edificata una casa monofamiliare in 500mq,oggi sorge una palazzina di 5 piani alloggiando 5 o peggio 10 famiglie in uno spazio confinato angusto e senza verde privato e riducendo al minimo il verde pubblico. Si sta riducendo inoltre lo spazio pedonale che non è solamente utile ma più che altro indispensabile:esso è visto dall’autore come tramite per favorire la comunicazione sociale sia verbale che gestuale.                           Le case nascono come funghi,dalle stesse fondamenta nascono 2 o 3 palazzine,con superficie abitabile così angusta al punto che gli stessi abitanti sono costretti a vivere con mezzi di fortuna anche nei tetti.                                     La notte stellata è formata dagli occhi del mondo esterno a noi,gli unici occhi che ci guardano,e che scrutano tutte le malefatte del mondo. Il faro invece,che dovrebbe essere per antonomasia l’occhio vigile dell’uomo saggio, che fa da guida,come punto di riferimento,invece è rappresentato come un occhio miope,che non sa vedere lo sfascio delle città con tutti i suoi problemi esistenziali. Da notare l’aspetto surreale dei palazzi,con finestre personalizzate a seconda della professione degli abitanti del palazzo:finestre a forma di occhiali(ottico),di labbra(casa d’appuntamento),di carte da gioco(bische).Inoltre il movimento degli stessi palazzi … sta quasi a volersi svincolare da questa prigione fatta dall’uomo sempre per motivi economici.

Sergio Lai

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