Olio su tela,80x60cm ,agosto 2012
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Il dipinto vuole illustrare,se così si può dire parte del canto XXXIII vv 115-145 del Paradiso in cui avviene l’estasi mistica di Dante che ha il permesso speciale di vedere Dio,rappresentato dal sommo poeta come 3 cerchi colorati
115 “Ne la profonda e chiara sussistenza
116 De l’alto lume parvermi tre giri
117 Di tre colori e d’una contenenza
118 E l’un da l’altro come iri da iri
119 Parea reflesso,e’l terzo parea foco
120 Che quinci e quindi igualmente si spiri
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136 tal era io a quella vista nova
137 veder voleva come si convenne
138 l’imago al cerchio e come vi s’indova;
La visione della Divinità,e l’entrata in estasi del sommo poeta ,è qui rappresentata con molta libertà espressiva.
Nel mare in cui si stampa la visione tricromatica di Dio,ci sono i segni del malessere sulla Terra.
La vita spezzata(uovo),il cuore infranto,la casa(la famiglia) che va a fondo,il tema del razzismo,col nero che affonda e chiede aiuto,ed infine la bandiera bianca in segno di resa di molte persone. Sergio Lai
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