IRIDISMO Parte I - LA NASCITA DEL FUOCO SACRO

La mia pittura nasce intorno al 1965, quando già appassionato per il disegno scolastico, a pastelli ed a tempere per la prima volta vedo due dipinti di Van Gogh “strada con carro e cipressi” e “notte stellata con caffè di notte”.

Quei colori così caldi, quelle pennellate così violente, destano in me emozioni incredibili…, era come se un fuoco sacro si fosse acceso, era il fuoco sacro dell’arte. Decisi allora di conoscere meglio la pittura di Van Gogh e di leggere la sua biografia.

Leggendo questa biografia mi rendo subito conto del tormento del maestro, e della forte personalità dell’autore.

L’effetto sortito e’ cosi forte che decido di comprarmi i colori ad olio (avevo 12 anni), e stimolato anche da questo amico che mi fece vedere i dipinti di Van Gogh, anch’egli pittore in erba, inizio a copiare i quadri del maestro.

Mi interesso quindi, a tutto il movimento impressionista, da Manet a Monet, Pisarro, Toulose-Lautrec, Renoir, Degas, Matisse, nonché ai post-impressionisti Cesane, Gauguin, ed appunto Van Gogh.

Mi affascina anche però il mondo cubista, surrealista, simbolista.

Scopro anche dopo aver notato un dipinto su una copertina di uno dei primi lp del complesso musicale dei Deep Purple, Hyeronimus Bosch, poi ancora Peter Bruegel (il vecchio), Rembrandt e altri.

Arrivato al Liceo Scientifico Michelangelo di Cagliari, gli impegni, nonche’ una critica sfavorevole di un critico d’arte che mi invitava a non copiare, ma a crearmi uno stile personale per fare emergere una indubbia creatività e abilità nel disporre i colori, mi portano a lasciare la pittura fino al 1972, anno in cui dipingo il primo dipinto con uno stile tutto nuovo che si rifa’ ai colori dell’iride: il primo dipinto è “IL MESSICANO”, a cui segue un secondo: “DANZA DI DUE BARCHE“ che resterà incompleta per molti anni, fino al 1972 - Dipingo in quell'anno i muri di un club ricreativo in cui assieme a tanta musica trascorrevo la serata con amici.

Resterò senza dipingere per circa 30 anni, allorché tante persone mi incitano a ridipingere, e finalmente ritrovo il fuoco sacro dell’arte, un entusiasmo incredibile mi guida.

Leggi anche IRIDISMO Parte II