Olio su tela 70x100cm giugno 2014
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Ognuno di noi ha avuto nella vita le sue colonne d’Ercole, identificate metaforicamente come i limiti invalicabili, oltre i quali c’è l’ignoto, l’inesplorato dall’uomo. Metaforicamente l’esplorazione dell’ignoto non riguarda solo il territorio come entita’ fisica, minerale, vegetale o animale, ma allo stesso modo l’esplorazione dell’animo umano ,della sua mente.
Naturalmente come il viaggio dell’ “Ulisse” dantesco, il viaggio che cerchiamo di intraprendere ogni giorno, è per noi un salto nel buio o un volo tra le nuvole se proprio si vuole essere figurativi.
Il semplice fatto che le colonne esistano, anche se poi non abbiamo il coraggio di varcarle, ci mette continuamente in apprensione perché sappiamo che oltre c’è solo l’ignoto, con cose belle ma anche cose molto brutte
Sergio Lai
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