olio su tela 50x40cm - 2002
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Quando due individui vogliono comunicare,normalmente si dispongono uno di fronte all’altro,anche per verificare con l’ascolto attento e l’osservazione della mimica facciale,l’attendibilità dell’interlocutore,la sua disponibilità all’ascolto ed alla ricezione del messaggio.
Colpisce in questo dipinto il silenzio della scena,che è assoluto,i due soggetti sono disposti a novanta gradi,non c’è la voglia e quindi nessuna possibilità di intavolare un dialogo.
Nel caso dei genitori e figli,spesso sono i figli che,per un motivo di ribellione, rinunciano ad un dialogo costruttivo,ma a volte ci sono anche dei muri virtuali molto forti dei genitori che non vogliono riconoscere il salto generazionale,non solo anagrafico ma soprattutto culturale che esiste tra loro e i figli
Anche la mimica è persa nello spazio.In questo dipinto,si vede un vuoto incolmabile,non uno sguardo(non è casuale la diversa direzione dello sguardo della madre e del figlio,quasi ad aspettare che sia l’altro a fare il primo passo,il primo incrocio di sguardo).Non c’è un ammiccare di occhi,né un sospiro,c’è quasi un’apnea…dolorosa,ma pur sempre struggente.
Sono però attimi di intensa poesia.
Sergio Lai