Olio su tela 60x50cm --2002
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Sembra un vaso di fiori scontato ,banale…e invece nell’idea dell’artista è un inno alla libertà della natura,ma è anche un grido di dolore della natura verso l’uomo la sta devastando e la sta recidendo(in senso metaforico ,ma anche reale),privandola del diritto di crescere ,di procreare,ed anche di morire nella sua..casa;casa che ha come tetto solo un cielo di stelle.
Per me catturare un qualsiasi animale,sradicandolo e portandolo via dal suo habitat,è la stessa cosa di mettere un uccellino che liberamente volteggiava nell’aria,in una graziosa ma pur sempre una gabbia…lo stesso riguarda la flora(gli alberi ed in particolare i fiori).Questi ultimi mi piacciono ammirali più in giardino o in campagna che vederli recisi e messi in un vaso(che è l’equivalente di una gabbia).
Ed allora l’artista,amico della natura,compie un gesto quasi vandalico,recidendo i gambi dei fiori che sono…in gabbia nel vaso e dando modo a loro stessi si scappare finchè sono in tempo verso la libertà.
L’artista inoltre recide pure il vaso ,per rendere la libertà della natura ancora più totale
Sergio Lai
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