22 - Il Complesso di Eva

   Olio su tela 80x120cm-giugno 2003

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 In questo dipinto ho voluto rappresentare l’enigma che da sempre sconvolge la mente della donna: da un lato il desiderio primordiale della maternità insito in tutte le donne, e quindi oltre al desiderio di dare alla luce i piccoli, dopo averli cresciuti dentro il proprio corpo, anche il desiderio di allattarli(vedi seni materni gonfi e traboccanti di latte); dall’altro lato la donna è presa dal desiderio di conservare al meglio e il più a lungo possibile la propria bellezza (che sfiorisce con la maternità) conservando i tratti più femminili al meglio (per esempio il seno turgido e giovanile(vedi i seni a destra del dipinto). C’è un altro enigma dell’Eva del 2000, e cioè se conservare il seno al naturale considerando il decadimento dell’elasticità dei tessuti dovuta all’allungarsi dell’età, oppure provvedere ad un rifacimento artificiale con protesi al silicone(vedi coppa piena di seni artificiali sulla destra).

   Una volta terminato il dipinto, ho scoperto che esso è stato a dir poco profetico: infatti la modella a cui mi sono ispirato per il nudo è nota in tv, ed ha svelato recentemente ai giornali di essersi rifatta i seni con protesi di silicone.

   Il sole spaccato in due emi-soli che proiettano i raggi di luce in un prisma, rappresenta il cervello della donna, che ha dei percorsi molto complessi: infatti la luce, cioè il pensiero femminile, parte dal cervello, e viene quindi filtrato dal prisma della vanità, il quale seziona il pensiero della donna diventando realtà cosciente. Naturalmente anch’io ho voluto partecipare al dipinto, ed infatti sono celato sotto metafora di un piatto di pastasciutta! Tra queste due opzioni c’è la coppa con la mela del peccato che è comune a tutte e due le possibili scelte della donna. 

 Sergio Lai

 

 

 

 

 

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